Cucina romena: piatti e dolci che mi hanno conquistata


La cucina romena mi ha rapita con la sua semplicità e i sapori autentici.

Quando arrivo in un nuovo paese, oltre a cercare di entrare a contatto con le persone del luogo, una delle cose che più mi piace fare è esplorare il cibo. Per innamorarmi di una nazione e della sua cultura le mie papille gustative devono perdersi fra i sapori e i profumi che più la caratterizzano.

Per me la Romania è stata una rivelazione anche dal punto di vista culinario, mi ha letteralmente conquistata. Ho adorato i dolci, le polente e tanto altro ancora.

La cucina di questo paese è molto semplice, si basa su piatti che risentono degli influssi di altre nazioni, quali la Turchia e l’Ungheria. Include soprattutto carne, ma io sono riuscita a sopravvivere una settimana senza patire la fame e senza dover ordinare insalate e le classiche cartofi, patate.

La cosa che ho apprezzato particolarmente è che, trattandosi di un paese prevalentemente agricolo, anche chi vive in città ha la possibilità di acquistare prodotti a km 0 direttamente dai contadini che producono formaggi e ortaggi.

E così ecco una lista di piatti vegetariani e vegani che ho avuto il piacere di testare personalmente.

Ciorba de legume:

La conoscono probabilmente tutti, è fra i piatti più famosi della cucina romena. Si tratta di una zuppa a base di verdure. Ottima anche per i vegani.

Si accompagna con un dressing di smantana, una salsetta a base di panna acida.

 

Mamaliga:

Un pasticcio di mais molto simile alla nostra polenta. Ce ne sono di tanti tipi e per tutti i gusti. Io ho provato l’accompagnamento ai funghi con crema di formaggio e quello ai fagioli, una variante che consiglio vivamente ai vegani.

A casa della mia amica, invece, sua sorella mi ha preparato una polenta semplice, da condire con uova sode e branza de burduf, un formaggio fresco di pecora. Un piatto povero e semplice, che rientrava nella tradizione contadina.

polenta

polenta con formaggi rumeni

Salata de vinete:

È una deliziosa mousse di melanzane. Una ricetta vegana da accompagnare con il pane, che in Romania ho trovato molto buono.

salata de vinete

Pilaf de orez

Riso che viene condito con erbette. Nella cucina romena lo ritroviamo come un contorno e non come primo piatto.

pilaf de orez

Ardei copti

Ovvero peperoni arrostiti. Semplici, caldi, vegani. 

peperoni

Passo ai dolci della cucina romena ora, la mia parte preferita.

Papanasi

È un dolce fritto, di consistenza e forma simile ai krapfen, ripieno di formaggio dolce, panna acida e confettura di mirtilli. Una bomba ipercalorica, impossibile finire entrambe le porzioni a fine pasto, ma io ci ho provato.

papanasi

Placinta

Sono frittelle dolci che possono essere riempite con mele, noci ecc. Io le ho assaggiate con il formaggio. Erano state appena sfornate, quindi ancora calde. Un trionfo di profumi.

Serbet

È una specie di marmellata che viene ottenuta attraverso il succo della frutta, mischiato allo zucchero. Ne ho assaggiati vari tipi in una bancarella all’uscita dalla cittadella di Tg. Neamt. Alla vaniglia, frutti di bosco, menta, fragola. Tutte buonissime.

 

Passiamo allo street food romeno:

stand street food rumeno

Langos

Sono delle focacce fritte di origine ungherese, ricoperte di panna acida e un formaggio simile al fior di latte.

Costano 6 lei (circa €1,30).

langos

Covrigi

Sono per capirci dei brezel, una specie di taralli giganti dalla consistenza morbida. Possono essere semplici e salati, ricoperti di semi di sesamo o papavero, oppure dolci e ripieni con confettura o cioccolata.

Ci facevo colazione e sono stati lo spuntino dei miei viaggi in treno.

Li trovate per strada, nei numerosi stand o patisserie e sono estramemente economici: 1 lei ciascuno (€0,22).

covrigi

Kurtos Kalac

Sono dei dolci tipici della regione Transilvania. Vengono cotti al forno su dei rulli di legno e poi ricoperti di cocco o ciò che più preferite. Io ne ho mangiato uno intero, ancora caldo, accompagnandolo con una tazza di tè.

Li trovate a 8 lei (2 euro)

kurtos kalac

Alcolici:

ţuică (pălincă del Maramures) è una bevanda rumena, ma anche ungherese e serba. Si ottiene dai frutti, in particolare dalle prugne, albicocche, pere, frutti di bosco e mele.

 

E voi quali altri piatti vegetariani della cucina romena conoscete? Sono curiosa!

 

 

 


 

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Eliana Lazzareschi Belloni
About me

Web content writer, viaggiatrice, social media manager. Viaggio con il corpo, la mente e lo spirito. Adoro la natura, i suoi colori e i suoi profumi. Mi piace leggere, ascoltare e immaginare.

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2 Comments

Luna
Reply Dicembre 1, 2015

Quanto bei piatti hai assaggiato! Io non conosco la cucina romena, ma da ciò che vedi penso proprio che mi piacerebbe. L unica cosa che conosco è quel dolce che lì si chiama Kurtos Kalac e che ho ritrovato, di volta in volta con nomi diversi, nei mercatini di Natale in Germania, Austria e poi a Praga, dove si chiamava Trldo ( senza vocali intermedie!). Caldo appena fatto è davvero meraviglioso, il mio preferito è quello semplicemente ricoperto di zucchero. Sarei curiosissimna di assaggiare tutto il resto. Se mai decideró di andare in Romania farò tesoro di questa tua preziosa guida!!
Un bacione

    Eliana Lazzareschi Belloni
    Reply Dicembre 1, 2015

    Sono contenta ti sia piaciuto, mi fa davvero piacere :) Il kurtos era buonissimo, molto soffice e caldo.
    Un abbraccio!

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