Badolato: un borgo per vacanze slow
Immaginate un borgo medievale abbarbicato su una collina a 240 metri s.l.m. che si affaccia sul mare turchese.
Chiudete gli occhi e pensate al profumo inebriante dello iodio che soggiunge e s’insinua nei vicoli stretti che si snodano su e giù per il borgo.
E poi ancora colline verdeggianti con terrazze rivestite di ulivi e altri alberi da frutta.
Siamo a Badolato, un borgo della Riviera degli Angeli, che si erge tra due valloni che degradano dolcemente verso la costa ionica catanzarese. Oggi il borgo conserva la sua matrice urbanistica medievale con suggestivi scorci sulle colline.
Io arrivo di mattina prestissimo, percorrendo tortuosi tornanti costellati da aspri tratti collinari.
L’alba si accende sul mare con i suoi bagliori di fuoco in un cielo ancora soffuso, dove rosseggiano screzi di colori che si mescolano armoniosamente.
Badolato è stato fondato nel 1080 dal primo Duca di Calabria Roberto il Guiscardo. In passato il borgo aveva scopi difensivi, come confermano la cinta muraria e il castello risalenti al XII secolo. Oggi, ahimè, non rimane nulla del castello che fungeva da punto di avvistamento contro le invasioni dei Saraceni e dei Turchi.
Nonostante ciò, Badolato rimane un luogo di rilevanza artistica e culturale.
Cosa vedere a Badolato:
Chiesa di Santa Caterina:
Questa piccola chiesa è situata al centro del borgo e custodisce un affresco che risale al 1500 in cui è raffigurata Santa Caterina d’Alessandria. Le donne del paese, – per evitare che l’opera fosse portata a Catanzaro per il restauro e temendo che questa non venisse più restituita, – occuparono la chiesa costringendo i restauratori a eseguire i lavori proprio al suo interno.
Torre Campanaria
Si trova sulla strada principale, Corso Umberto I. La campana veniva suonata come allarme contro gli attacchi delle navi dei Saraceni e una leggenda narra che a suonarla fosse un uomo sordo e che il suono si udisse fino a Soverato.
Chiesa dell’Immacolata
Questa chiesa si trova distaccata dal borgo, in un’invidiabile posizione a strapiombo sulle colline circostanti. Da qui il paesaggio spazia sulla costa ionica ed è dunque un bellissimo punto panoramico.
La chiesa risale al 1650 e la cupola è senz’altro la parte più bella dell’edificio. Realizzata in stile bizantino, il colore dominante delle sue decorazioni è il blu, colore dell’Immacolata che ascende al cielo.
Convento di Santa Maria degli Angeli
Si tratta di un ex convento francescano del 1603. Si erge su una collinetta che si affaccia di fronte al borgo di Badolato. Il convento fu poi abbandonato e dal 1987 è la sede di una delle 18 Comunità di Mondo X, fondata nel ’67 da Padre Eligio Gelmini. I ragazzi della comunità lo hanno ristrutturato e se ne prendono cura. Il loro simbolo è il gallo, che rappresenta il risveglio.
Questa comunità ospita ragazzi che spesso alle spalle hanno problemi di tossicodipendenza. Chi decide di entrare nella comunità accetta di rimanere isolato e di non avere rapporti con il mondo esterno. Non ci sono tv, internet, cellulari.
Le giornate qui sono scandite dalla vita di comunità, dal lavoro e dalla preghiera.
A farci da guida all’interno del convento è Francesco, il responsabile della comunità di Badolato. Mi ha colpito una sua frase: “Il tempo e il lavoro sono le nostre uniche cure per guarire”
Non fanno infatti uso di medicine e non ci sono psicologi a supportarli nel processo di disintossicazione.
Passeggiamo nell’orto-giardino e aspiro gli aromi della lavanda, rosmarino, limoni e bergamotti che coltivano i ragazzi.
Ciò che più mi ha colpito di questo borgo sono state le sue storie, passate e presenti.
La collina di Giambartolo, visibile dal ristorante Le Terrazze, fu testimone di un importante periodo politico di Badolato, lo “sciopero a rovescio” del 1950-51. I contadini di Badolato avevano fatto richiesta ai baroni di costruire una strada che sostituisse la disagevole mulattiera che percorreva la collina e collegava il borgo ai paesi delle Serre. L’opera prevedeva lunghe procedure e richieste di permessi, così gli uomini di Badolato decisero di rimboccarsi le maniche e di costruirla da soli, reagendo energicamente. Le donne incinte del paese salvarono il corteo dello sciopero parandosi di fronte alla folla.
Nel 1997 il borgo ha dato un bellissimo esempio di solidarietà e accoglienza, ospitando nelle case ormai disabitate da anni, più di 300 immigrati curdi che erano sbarcati sulle coste calabresi.
Ciò è testimoniato anche dal cortometraggio “Il Volo” del regista tedesco Wim Wenders.
Questo luogo si ripopola in occasione della Pasqua per celebrare i riti della Settimana Santa (ve ne parlerò presto in un altro articolo).
Badolato borgo è una terrazza sullo Ionio, dove la vita è scandita dai ritmi lenti dell’agricoltura e da antiche tradizioni, tenacemente ancorate nell’animo dei suoi abitanti.
È un pezzo di Calabria che si svela in maniera autentica, un’oasi di benessere che offre una genuina lentezza a chi decide di venire qui.
È anche una piccola finestra sul mondo perché c’è una forte comunità di americani, danesi, svedesi e inglesi che, – innamorati dello stile di vita semplice e lento, – hanno acquistato casa nel borgo e vi trascorrono le vacanze.
Dove mangiare:
Tipico Gastronomia: bistrot, caffetteria e stuzzicheria. Se volete assaggiare qualcosa di tipico, vi consiglio la pitta, una tipologia di pane azzimo farcito in vari modi con prodotti locali. Ci sono anche delle varianti vegetariane.
Catojo dello Spinetto: delizioso ristorante, ricavato utilizzando gli spazi di un antico catojo, cantina. Gli chef sono due francesi e realizzano delle interpretazioni personali dei piatti tipici calabresi utilizzando tutte materie prime locali. Il menù è fisso, perciò vengono utilizzati solo ingredienti freschi. Io ho mangiato una buonissima lasagna di ricotta, carciofi e rucola e un’insalata con ceci e pomodorini secchi, il tutto accompagnato da un ottimo vino rosso locale. E se a ciò unite la magnifica vista sulla vallata e i terrazzamenti, rimarrete incantati!
Agriturismo Zangarsa: questo agriturismo, in posizione strategica fra il borgo e la frazione di Badolato Marina, offre una splendida vista sul mare. Cucina locale e non perdetevi i tagliolini con i carciofini selvatici.
Le Terrazze: ristorante-pizzeria che offre un meraviglioso panorama sulle colline. Il proprietario, Pinuccio, possiede anche un complesso di appartamenti (Stilla Chiara) recentemente ristrutturati, ma che conservano l’arredamento originale di un tempo.
Ciò che mi ha enormemente sorpreso è stato scoprire l’ospitalità dei numerosi stranieri che vivono a Badolato, che ci hanno aperto le porte delle loro case e ci hanno offerto aperitivi sulle loro terrazze.
Un’altra usanza tipica di questo borgo è il “catojo” tour. Si va di cantina in cantina a degustare vini, accompagnandoli con formaggi locali e fave appena raccolte. Il catojo in antichità era il magazzino dove venivano messe a conversare le vivande.
Dove dormire:
Io ho soggiornato a Palazzo dei Mandorli, un’elegante casa vacanza con ampi spazi, cucina e terrazza con vista sulle colline.
Per maggiori informazioni: Associazione Riviera e Borghi degli Angeli
Se cercate racconti su altri borghi della Calabria, vi consiglio il blog della mia amica Luigina.
Qui trovate il video del mio weekend di Pasqua, lasciatevi suggestionare dalle immagini di questo delizioso borgo. Iscrivetevi al mio canale YouTube se non volete perdervi il prossimo episodio e le mie avventure!
- April 21, 2017
- 8 Comments
- borghi
luigina
Aprile 21, 2017E' bello leggere le tue parole su Badolato!
Mi sa che dovresti venire più spesso a trovarci :)
Intanto io prendo appunti sui locali che non conosco
Eliana Lazzareschi Belloni
Aprile 26, 2017Grazie Luigina, piacerebbe tanto anche a me tornare presto :)
FLAVIA RICCIUTI
Aprile 26, 2017Ma caspita è un borgo bellissimo e ricchissimo di cose da vedere! *.*Ma i stata dalle parti di Catanzaro, mi stupisce molto il fatto dei danesi ecc che hanno deciso di comprare casa proprio lì.. e la tarantella!! che ricordi! :D bello il video, con che programma lo hai montato? ( ne sto cercando uno anche io visto che sono parecchio indietro coi montaggi XD)
Eliana Lazzareschi Belloni
Aprile 26, 2017Visto che tesori abbiamo in Italia? Uso i-Movie perché è molto semplice e facile da usare.
FLAVIA RICCIUTI
Aprile 27, 2017Ah bene! allora devo cominciare ad utilizzarlo anche io...non avendo più il mac di Rob a disposizione non ho più neanche final cut XD
Eliana Lazzareschi Belloni
Aprile 27, 2017So che per i pc Windows c'è Movie Maker.
Io poi voglio iniziare a usare qualche programmino più serio. Vediamo cosa esce fuori!