I 5 borghi più belli della Sardegna
La Sardegna non è solo mare cristallino e spiagge meravigliose. È anche parchi da esplorare, borghi da scoprire, siti nuragici e molto altro. Oggi voglio parlarvi dei borghi più belli della Sardegna, luoghi che eccellono per storia, cultura e paesaggi.
Borghi della Sardegna:
Adoro i paesini di mare, le casette dei pescatori, i vicoli impregnati del profumo dello iodio e della salsedine, i porti con le barche che ormeggiano pigramente, accarezzate dalla brezza marina. Tutto questo potrete trovarlo in Sardegna.
Ecco una lista di alcuni paesini della Sardegna che fanno parte del Club dei Borghi più belli d’Italia.
Castelsardo:
Castelsardo è un borgo che si affaccia direttamente sul mare, in posizione panoramica sul golfo dell’Asinara, all’interno dell’omonimo parco nazionale, dove si trovano alcune delle spiagge più belle della Sardegna.
La sua matrice urbanistica ha conservato la forma originaria ed è costituita da un dedalo di vicoli che s’intersecano fra di loro. Casupole colorate abbarbicate su un’altura rivestita di verde.
Un paesino autentico, ancora gelosamente legato alle sue antiche tradizioni. Passeggiando non vi sarà difficile incontrare donne intente a creare cestini, intrecciando le foglie delle palme o pescatori che costruiscono le nasse (le reti per le aragoste) con i giunchi.
Qualora steste cercando informazioni sul Parco Nazionale dell’Asinara (e perché no, anche sugli altri patrimoni naturalistici dell’isola), vi consiglio questa pagina.
Bosa:
Un altro borghetto caratterizzato da casette dai colori vivaci. Fu fondato dai Fenici e tutto attorno ci sono 40 km di costa incontaminata, dove è possibile fare snorkeling per ammirare fondali ricchi di coralli.
A 5 km da Bosa si trova il sito archeologico S’Abba Druche. Sempre a poca distanza ci sono le Domus de Janas di Coroneddu e la necropoli ipogenica di Chirisconis.
Posada:
Posada sorge su una rupe calcarea, solcata da un fiume, e alle sue spalle si ergono le rovine del Castello della Fava. Qui mare e pianura s’incrociano, creando un panorama che rimane scolpito nel cuore.
Posada ha ottenuto la bandiera arancione ed è detentrice delle “5 vele di Legambiente” per il suo impegno nel mantenere puliti i litorali e le acque. Questo borgo, inoltre, agevola la mobilità sostenibile grazie a un sistema innovativo di bike-sharing.
Atzara:
In questo borgo c’è una tradizione tessile molto importante, in particolare di tappeti e costumi tradizionali con il caratteristico copricapo femminile, sa tiagiola.
Atzara si allunga su colli coltivati a vigneti. È infatti stato istituito un sentiero naturalistico denominato “le vie dei vigneti”. Dalla località Santa Vittoria lo sguardo spazia su scorci composti da filari d’uva.
Carloforte:
Lo stile architettonico di Carloforte si discosta nettamente da quello tipico sardo degli altri borghi sopra menzionati. Fu infatti fondato nel ‘700 da pescatori liguri, i quali si erano stabiliti in Tunisia un secolo prima. Ed è anche nella gastronomia e nel dialetto di questo luogo che riecheggiano influenze liguri e africane.
Al di fuori del borgo troverete paesaggi marini di estrema bellezza, composti da grotte, calette, insenature. Potrete visitare l’isola di Sant’Antioco, caratterizzata dalla presenza di una trentina di nuraghi e da un mare di una bellezza sorprendente.
Sardegna: come arrivare
La Sardegna si può raggiungere in traghetto da diversi porti italiani o, in alternativa, con l’aereo. I principali aeroporti sono quelli di Cagliari, Alghero e Olbia.
Traghetti per la Sardegna:
I traghetti per la Sardegna partono da Genova, Livorno, Piombino, Civitavecchia, Napoli e Palermo. Se state cercando traghetti da Livorno a Olbia, qui trovate tutte le informazioni sulla tratta.
Questi sono i borghi più belli della Sardegna, ma sono certa che sull’isola ci siano moltissimi altri paesini che meritano di essere visitati. Voi quali mi suggerite?
Immagine di copertina: ©Massimo Frasson
Articolo sponsorizzato
- August 25, 2017
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