Calcata: borgo antico e città hippy
Calcata Vecchia è un piccolo borgo medievale in provincia di Viterbo, che dista da Roma 40 km. È arroccato su uno sperone tufaceo che domina la verde Valle del Treja. Se vi capiterà di venire in autunno, potrete ammirare le calde tonalità del foliage che inonderanno la vallata di arancione, virando verso le sfumature del bronzo brillante.
Sin da bambina mi hanno sempre affascinato i racconti gotici e le leggende celtiche, che hanno plasmato la mia infanzia, tanto da alimentare la mia fantasia e immergermi in un mondo tutto mio, fatto di streghe, fate, fantasmi e molto altro. Ciò che più mi piace di queste storie e antiche tradizioni è l’esaltazione della natura, l’importanza che si dà alle sue stagioni e ai suoi frutti.
È proprio il 31 ottobre che il borgo di Calcata riprende vita, si risveglia dal suo torpore. Questo paesino, infatti, si è addormentato in seguito all’abbandono dei suoi pochi abitanti, quando nel 1935 fu decretato che fosse un luogo poco sicuro e fu costruita una Calcata nuova a valle.
A partire dagli anni ’60, però, un gruppo di artisti e hippies, affascinati da questo paesino, vi si sono insediati e hanno dato vita a una nuova era. Qui oggi è possibile trovare botteghe di artigianato, quello vero, studi d’arte e boutique. Ed è proprio il profumo di arte, oltre a quello di semplicità, muschio e muffa, che si respira in questi vicoli graziosi.
A Calcata si festeggia Halloween e la sua veste suggestiva si presta benissimo all’occasione. Di questa festa non mi piace il suo aspetto commerciale, ma mi fanno impazzire le zucche intagliate e ogni tipo di dolce alla zucca. E così sabato scorso mia sorella e Sophye mi hanno accompagnata in questa gita e ci siamo fatte avvolgere dall’atmosfera decadente del luogo, che abbraccia perfettamente quella autunnale di Samhain, antica festa celtica in cui si festeggiava la fine dell’estate.
Nei dintorni di Calcata si trovano le cascate di Monte Gelato, tappa assolutamente da abbinare a una gita fuori porta nella bella stagione con vari percorsi naturalistici che si diramano da lì.
A Calcata cosa si può vedere?
Il borgo di Calcata si gira in una decina di minuti, ma bisogna gustarselo lentamente, ammirando i piccoli dettagli. È ovunque un susseguirsi di vicoli in cui scivolano veloci e silenziosi gatti sornioni; un dedalo di viuzze e corridoi di tufo che conducono a piccole terrazze che si affacciano sull’ampia vallata con scorci magnifici e molto romantici; casette abbarbicate le une alle altre, con l’intonaco che viene via, porticine vecchie e graffiate dal tempo.
Qui si respira l’antico perché tutto è rimasto com’era.
Ci sono ristorantini e trattorie caratteristiche a prezzi ragionevoli e un’incantevole sala da tè con terrazza panoramica, dove io e mia sorella ci siamo scaldate con una tazza di tè. Ci sono 101 tipologie di tè differenti, caldi e freddi. Io ho scelto sogno d’autunno (vaniglia, cocco, cioccolato e qualcos’altro), mi sono lasciata ispirare dal suo nome. Lo consiglio vivamente a chi piacciono le bevande particolarmente aromatizzate.
L’ambiente di questo locale è piccino e accogliente, con scaffali ricolmi di teiere di ogni tipo, a me ha ricordato un po’ “Alice nel paese delle meraviglie”. Un angolo senza tempo, gestito da una signora belga e le sue figlie.
E mentre ci lasciavamo inebriare dai dolci profumi che si sollevavano dalle nostre tazze e da una fetta generosa di torta, allungavamo lo sguardo verso la vallata che si addormentava nella luce del crepuscolo.
Se vi piacciono i borghi arroccati, non perdetevi Civita di Bagnoregio, la trovate qui.
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- November 3, 2015
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- borgo medievale, città hippy
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