Malta: colori, tradizioni e religione
Fra le cose che più mi hanno colpita di Malta sono stati i colori e tutte le effigi religiose. E ce ne sono veramente tante e non è difficile capire quanto la popolazione sia devota alla religione cattolica. Nella sua piccola estensione di 316 km2, l’arcipelago vanta la presenza di 359 chiese.
È proprio attraverso le chiese, a mio parere, che si scopre l’anima di questo paese.
Io non sono credente e quando lo affermo non mi appello solamente alla scienza, ma anche alla metafisica. Non mi sento di cercare la ragione della mia esistenza o di appellarmi a un Dio quando sono in difficoltà, non mi comporto bene per guadagnarmi il Paradiso, ma perché la mia vita è qui e ora.
Non intendo tediare nessuno con questi discorsi, questa introduzione l’ho fatta perché ammetto molto onestamente che mentre passeggiavo fra le vie di Malta da sola, scorgere tutte queste immagini religiose colorate, questi volti delicati, mi ha donato un senso di serenità e mi ha dato modo di attraversare e di cogliere un po’ del nazionalismo maltese.
Non mi piace mai giudicare chi la pensa in maniera diversa dalla mia, anzi, cerco sempre di approcciarmi ad altre culture con curiosità e di imparare qualcosa in più. Ed è questa la sensazione che ho provato mentre ammiravo queste figure sui muri color miele scrostati dal tempo. Ho percepito la devozione del popolo maltese – sono loro stessi a curare le effigi – e l’ho provata ancora parlando con Richard, il signore con cui ho trascorso un’ora a chiacchierare piacevolmente di storia.
Mi ha descritto la festa in onore del naufragio di San Paolo e i suoi occhi grigi si sono illuminati. Ho avvertito nel tono della sua voce l’orgoglio per il suo paese, l’amore per le sue tradizioni e come potevo io, straniera, permettermi di giudicarle, o anche solo interromperlo – mentre mi consigliava di partecipare alla processione – per informarlo che a me di religione interessa poco?
Sono rimasta ad ascoltare con ammirazione, perché nelle calde note della sua voce c’era una passione fervente, l’amore per la storia, per le sue radici.
E poi a quella processione ci sono andata sul serio.
L’amore è tolleranza, l’ho sempre pensato, è amare e rispettare chi la pensa diversamente da noi ed è la prova più grande. È facile riuscirci con chi ci è più simile. L’amore è comprensione, è sforzarsi di capire la diversità e accettarla con dolcezza.
Queste immagini meritavano un post a parte e le raccolgo con l’hashtag #fotograficaMenteParlando, una rubrica di due blogger che seguo e che stimo. Come loro stessi dicono, ci sono immagini che non hanno bisogno di parole, solo di colori e spirito di osservazione.
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- February 9, 2016
- 3 Comments
- amore, Malta, religione
Lucrezia & Stefano - in World's Shoes
Febbraio 9, 2016Appena tornati da Venezia questo è il primo articolo che commentiamo! Grazie per aver partecipato, per le belle parole usate e per averci mostrato queste bellissime immagini su un tema così complesso e personale!
Un bacione Eli! ☺️
Eliana Lazzareschi Belloni
Febbraio 10, 2016Grazie a voi!
Un abbraccio e a presto :)