Sognando una vacanza all’isola di Procida


“Su per le colline verso la campagna, la mia isola ha straducce solitarie chiuse fra muri antichi, oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali. Ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole coperte di ciottoli e conchiglie, e nascoste fra grandi scogliere. Fra quelle rocce torreggianti, che sovrastano l’acqua, fanno il nido i gabbiani e le tortore selvatiche, di cui, specialmente al mattino presto, s’odono le voci, ora lamentose, ora allegre. Là, nei giorni quieti, il mare è tenero e fresco, e si posa sulla riva come una rugiada. Ah, io non chiederei d’essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei d’essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù a scherzare in quell’acqua.”

Isola di Arturo di Elsa Morante

 

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photo credit: ho visto nina volare

Ho una lista lunghissima di viaggi che desidero fare all’estero. Ogni volta che la guardo, però, mi faccio afferrare da una strana sensazione, ovvero quella che io stia trascurando il mio paese.

È quasi inevitabile subire il fascino dei luoghi più lontani, farci conturbare dalla curiosità di ciò che è diverso e questo mi rende consapevole di quanto io conosca ancora poco l’Italia.

Ci sono tanti piccoli gioielli da scoprire, tra questi l’isola di Procida.

Me ne sono innamorata attraverso le parole di Elsa Morante, con il suo meraviglioso romanzo ‘L’isola di Arturo’ e ho iniziato a sognare di trovarmi lì, di farmi avvolgere da quei profumi intensi, di aspirare l’odore della salsedine sulla pelle, delle alghe avvinghiate agli scogli, della brezza marina carica di effluvi estivi e di reti da pesca.

Immagino le conchiglie arenate sulla sabbia fine, la confusione dei mercati del pesce, il suono della risacca sulle chiglie delle barche, la pelle abbronzata delle persone del luogo.

E poi ancora il suono dello sciabordio lento delle onde sul litorale, i vicoli pregni di odore di bucato steso a sottili fili fra una casa all’altra, anziane signore sedute davanti ai portoni su sgabelli di legno, con scialli di stoffa sul capo.

 

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photo credit: ho visto nina volare

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photo credit:ho visto nina volare

Ecco, è così che immagino Procida.

È incredibile quanto un libro possa suscitare emozioni forti, come riesca a rapirti e a farti viaggiare con la fantasia, con il pensiero, tanto da sentire un luogo subito tuo, reale nei suoi più piccoli dettagli.

Meno turistica di Ischia e Capri, Procida ha mantenuto intatte le sue tradizioni legate alla vita di mare ed è quello che si percepisce nelle pagine di questo libro.

Si trova a metà fra Ischia e la costa partenopea ed è la meno conosciuta fra le isole del Golfo di Napoli e forse è proprio questo ad attrarmi così tanto.

Costituisce un affascinante connubio di coste frastagliate, a metà fra un piccolo borgo e un villaggio di pescatori.

 

Isola di Procida: cosa vedere e cosa fare

Una vacanza all’isola di Procida è adatta per coloro che cercano un soggiorno più tranquillo senza mondanità. L’isola è piccolina, con un carattere fortemente paesano, si visita a piedi o con i mezzi pubblici. Torre Murata è il borgo della città, un saliscendi delicato di casupole. Bisogna senz’altro dedicare una giornata a Marina Corricella, un porto di pescatori. Qui le casette sono in tonalità pastello, ammassate le une alle altre e si affacciano sul mare in maniera disordinata. Lo scenario è composto da barche tirate a secco e da quelle che ormeggiano dentro il porticciolo.

E poi ci sono il faro bianco e la spiaggia della Chiaia.

Ecco, queste sono le sensazioni che mi ha ispirato la descrizione di questo luogo, pur non essendoci mai stata.

Spero di poterlo vivere prima con i miei occhi, di respirarlo, di assaporarlo.

 

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photo credit to: CucombreLibre

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photo credit: ho visto nina volare

Come arrivare

Vi lascio qualche informazione utile, nel caso in cui fossi riuscita a ispirarvi e steste programmando una vacanza all’isola di Procida.

Si può prendere un traghetto, partendo da Napoli. Il tempo di navigazione richiede circa un’ora.

Qui trovate tutti i traghetti per Procida e le migliori offerte a confronto delle compagnie che operano su questa tratta. Potete prenotare direttamente online.

Il traghetto è senz’altro il mezzo che vi darà la possibilità di ammirare la splendida vista del litorale di Posillipo e quello flegreo.

 

 

 

imm. evidenza: photo credit to 2benny


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Eliana Lazzareschi Belloni
About me

Web content writer, viaggiatrice, social media manager. Viaggio con il corpo, la mente e lo spirito. Adoro la natura, i suoi colori e i suoi profumi. Mi piace leggere, ascoltare e immaginare.

4 Comments

Roberta
Reply Luglio 1, 2016

Bellissima. Ricorda parecchio Ponza. Nemmeno io ho mai visitato Procida e sono d'accordo con te: viaggiamo in tutto il Mondo e non conosciamo l'italia!

    Eliana Lazzareschi Belloni
    Reply Luglio 2, 2016

    Il fatto è che ci servirebbero più vite per vedere tutto per bene!
    A presto :)

Lucrezia & Stefano - in world's shoes
Reply Luglio 1, 2016

Non ho mai letto l'isola di Arturo ma sicuramente questo articolo mi invoglia a farlo. Pazzesche come sempre le tue parole, che rievocano immagini ben definite nella nostra mente , come se stessimo viaggiando attraverso suoni e colori.
Un bacione Eli!

    Eliana Lazzareschi Belloni
    Reply Luglio 2, 2016

    Grazieeee! I vostri commenti mi danno sempre tanta carica.
    Un abbraccio ragazzi :D

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