Festival della lentezza: riscoprire i nostri ritmi
Vivere con lentezza, ogni tanto dovremmo ricordarcene. Tornare ad assecondare i ritmi naturali del nostro corpo e riscoprire le relazioni umane.
Siamo sempre di corsa, affannati, frustrati e ora la tecnologia non fa che incalzare e indurre a questa eccessiva velocità della nostra agenda quotidiana, che inevitabilmente finisce col reprimere la nostra creatività.
Tempi frenetici, caos, tutti ci vogliono reperibili, pronti. Ci stiamo facendo sfuggire il tempo nella sua reale dimensione. Il tempo di godere delle piccole cose, di fermarci ad osservare i dettagli dei luoghi che ci circondano.
Spesso non riflettiamo che questa frenesia incalzante aumenta i livelli di stress e angoscia perché l’uomo è una macchina lenta, progettata per agire e pensare lentamente, come la natura là fuori che si muove con la lentezza delle stagioni.
Sto lavorando a un nuovo progetto. Questa volta riguarda il Festival della Lentezza che si terrà a Colorno (PR) dal 17 al 19 giugno. Un’iniziativa dell’Associazione dei Comuni Virtuosi, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Colorno, Slow Food, Borghi Autentici d’Italia e Banca Popolare Etica. L’evento si svolgerà nell’elegante contesto della Reggia Ducale e del centro storico di Colorno.
Un evento che raccoglierà concerti, spettacoli teatrali, letture animate, presentazioni di libri, laboratori per bambini e famiglie, mercatini e molto altro ancora.
Un festival all’insegna dell’arte della decelerazione per riscoprire l’autenticità degli attimi che accompagnano la nostra vita. Si parlerà del rapporto della donna con il tempo, ma anche di cibo sostenibile e agricoltura.
È un evento in cui credo molto perché rallentare i nostri ritmi significa rispettare noi stessi, l’ambiente che ci circonda, i luoghi che visitiamo. E io, che cerco sempre di viaggiare in maniera responsabile, non potevo non abbracciare lo spirito di questa iniziativa.
Gli organizzatori hanno deciso in questa edizione che tutti devono fruire dell’evento in maniera gratuita, ma per riuscirci abbiamo bisogno del vostro aiuto.
Perché? Ecco 5 buoni motivi per farlo:
1 – Vivere con lentezza | Goderci tre giorni in cui poter rimettere in discussione il modo in cui gestiamo la cosa più preziosa, il nostro tempo. Goderci i rapporti con le persone in maniera genuina, con leggerezza e coinvolgimento, superando la frenesia tipica della contemporaneità.
2 – Partecipare con lentezza | Prendere parte ad attività dedicate a tutta la famiglia, bambini, adulti, nonni. Vivere insieme un’esperienza unica nel suo genere, fatta di incontri, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, concerti, laboratori creativi, mostre, letture animate, attività ricreative, e molto altro.
3 – Gustare con lentezza | Scoprire street food e slow food. Riflettere sul cibo, sulle tradizioni che portiamo sulle nostre tavola. Informarci sull’alimentazione sostenibile, scoprire come rispettare il pianeta e le persone che lavorano per produrre il cibo di cui ci nutriamo.
4 – Esserci con lentezza | Per sentirci parte della comunità del Festival. Per consentire un accesso libero agli spettacoli e ai concerti. I “Musica Nuda”, Serena Dandini e Lella Costa, Stefano Benni, Paola Turci e tanti altri.
5 – Conoscere con lentezza | Visitare l’angolo delle buone pratiche, lo stand dei comuni virtuosi, il Mercato della terra di Slow Food, la Mostra fotografica del Circolo Color’s Light, la mostra “Poesie” di Beppe Mecconi all’interno delle sale della Reggia Ducale.
Volete quindi aiutarci a sostenere il Festival della Lentezza? Cliccate qui. C’è tempo fino al 10 aprile per partecipare alla raccolta fondi.
Seguiteci sulla pagina Facebook e per maggiori informazioni sul programma dell’evento, visitate il sito.
Vi aspettiamo!
- April 1, 2016
- 2 Comments
- lentezza, tempo
Monica I Viaggi di Monique
Aprile 18, 2016wow interessante questo festival, xchè si a volte ci dimentichiamo di quanto si può vivere con lentezza per riscoprire noi stessi e il resto che ci circonda!
Curiosa di scoprire di più su questo evento.
Monica I Viaggi di Monique
Eliana Lazzareschi Belloni
Aprile 19, 2016Hai perfettamente ragione. Puoi dare un'occhiata alla pagina FB o anche al sito.