Una giornata fra i borghi del tufo: Pitigliano, Sovana e Sorano
Incastonati nella natura incontaminata della Maremma toscana, ci sono i tre borghi del tufo. Si trovano esattamente nella parte meridionale della regione, in provincia di Grosseto.
Tre borghi medievali incantati. Una gita attraverso la storia, il mistero e il fascino dei luoghi che un tempo furono abitati dal popolo etrusco, mentre il paesaggio della Maremma – dove si alternano campi, boschi e pascoli – fa da sfondo.
A fine luglio ho trascorso una di quelle giornate che a me piacciono tanto: sono andata a caccia di borghi e di scorci da immortalare con la mia fedele reflex.
Le città del tufo:
Pitigliano
Il mio tour non può iniziare se non da Pitigliano (di cui vi avevo già parlato qui), inserito nella lista de “i borghi più belli d’Italia”. Arrivando con la macchina, lo sguardo viene rapito dallo scenario di questo piccolo gioiello toscano: si erge maestoso su una rupe tufacea e le case si fondono in maniera armoniosa con il colore della roccia. Un’urbanistica equilibrata, da cui spiccano gli archi dell’acquedotto mediceo e di Palazzo Orsini, che oggi ospita il Museo diocesano d’arte sacra e il Museo archeologico della città.
Il centro storico di Pitigliano si snoda tra i vicoli, dove si rimane colpiti dai dettagli: davanzali fioriti, apetti e vespe vintage, porticine, gatti sornioni che scivolano silenziosi lungo le viuzze e portoni che si aprono su androni spogli.
Il borgo è noto come la piccola Gerusalemme, per la presenza di un’importante comunità ebraica che si stabilì qui dalla fine del 1400, a seguito delle restrizioni dovute alle Bolle papali del 1555 e 1569 nello Stato Pontificio. La Contea di Pitigliano degli Orsini rimase immune alle restrizioni, in quanto feudo indipendente, pertanto qui trovarono rifugio numerose famiglie ebraiche.
Oggi si può visitare il ghetto, a cui si accede da via Zuccarelli. L’ingresso costa € 5 e si possono vedere la Sinagoga, la macelleria, la cantina kosher, i bagni e la tintoria.
Sovana
Anche Sovana fa parte del club de “I borghi più belli d’Italia” ed è la seconda tappa della mia gita nella Maremma toscana.
Il borgo è piccino, ordinato e pulito. Gli edifici hanno perfettamente conservato lo stile medievale e le loro facciate sono decorate.
Il cuore del centro storico è costituito dalla piazzetta del Pretorio, dove si trova la chiesa romanica di Santa Maria Maggiore.
Il borgo di Sovana si visita con una breve passeggiata, che conduce a destra alla Concattedrale di San Pietro e a sinistra alla Rocca Aldobrandesca.
Sorano
L’ultima tappa del mio tour fra i borghi del tufo è Sorano. Si arriva percorrendo tornanti che si snodano tra alti pareti di tufo. In alto si scorge il borgo con le sue casupole acchiocciolate le une alle altre. Già la veduta promette bene.
Mi lancio alla scoperta di questo borgo, passeggiando in silenzio lungo le tortuose strade acciottolate e le terrazze che si affacciano sulla vallata circostante.
Le casette hanno conservato elementi architettonici medievali e alcune di esse possiedono una preziosa caratteristica: sono state scavate nel tufo e proprio a ciò si deve la famosa denominazione attribuita al borgo, la “Matera della Toscana”.
Le viuzze mi conducono alla terrazza in cui si trova la Torre dell’Orologio, situata sul Masso Leopoldino. Da qui mi godo la vista che abbraccia i tetti del borgo e la vallata verde in cui è incastonato.
Il territorio del comune di Sorano ospita il Parco Archeologico Città del Tufo, dove è possibile percorrere le Vie Cave, sentieri scavati nel tufo dagli Etruschi.
E voi quali borghi del tufo avete visitato?
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- September 1, 2017
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- Toscana