CioccoTuscia: apoteosi di sapori


Sabato 10 è iniziato il CioccoTuscia a Caprarola. Il paesino è immerso nella Tuscia viterbese, alle pendici dei Monti Cimini e a 3 km dalla Riserva Naturale del lago di Vico. Si percorre una via diritta e in salita che attraversa il borgo medievale, fino a condurre ai piedi dell’imponente Palazzo Farnese, un esempio di architettura manierista-rinascimentale.

Palazzo Farnese

Il tempo uggioso mi ha accolta in una fitta nebbiolina che aleggiava nell’aria e si sollevava pigramente dai tetti, avvolgendomi in un’atmosfera suggestiva, perfetta per farmi scaldare da tanta cioccolata e altri prodotti locali.

L’evento, in corso fino al 18, è alla sua VI edizione e prende luogo nell’elegante cornice delle ex scuderie di Palazzo Farnese. Si svolge parallelamente alla festa della castagna, in onore del frutto dei Monti Cimini.

Appena si entra, l’occhio viene rapito dalle meravigliose sculture di frutta, un vero inno ai doni autunnali della natura: uva, zucche, melograni e castagne. Su un altro tavolo, invece, sono disposte torte decorate con la pasta di zucchero. C’è persino un omaggio alla macchina di Santa Rosa.

zucche

torta con design autunnale

cesto con frutta

torta con uva

cake design

Ritengo che le sagre e gli eventi di questo tipo siano di rilevanza culturale, con lo scopo di promuovere un territorio con tutte le sue ricchezze, dando l’opportunità di inoltrarsi in percorsi eno-gastronomici alla scoperta di sapori e tradizioni territoriali. 

In questi momenti ho sempre il piacere di conoscere piccole realtà imprenditoriali che trasmettono l’amore per ciò che fanno e in cui credono. I loro prodotti sono veri e piccoli capolavori d’amore verso la natura e i suoi doni, con cui l’uomo riesce a creare prelibatezze straordinarie.

Al terzo piano si trovano gli stand gastronomici delle aziende agricole e ci si immerge in un caleidoscopio di profumi inebrianti e sapori autunnali, ci si fa coccolare dalle degustazioni di prodotti artigianali di ogni genere. Il protagonista assoluto è sì il cioccolato, ma troverete anche frutta secca, oli, salse per formaggi, creme per la pasta, nocciole tostate, frutta essiccata, praline di tutti i gusti, castagne, insomma, una vera apoteosi per i palati dalle più svariate preferenze.

tartufi al cioccolato

frutta essiccata

nocciole tostate

vari tipi di cioccolato

Il programma di Cioccotuscia è ricco e include varie attività, tra cui cooking show tenuti da maestri pasticceri. Io ho scelto di partecipare alla lezione di Clara Calabretto, che ci ha sapientemente mostrato come preparare dolci vegani, dandoci delle ottime dritte, che non vedo l’ora di mettere in pratica. Clara è specializzata in cucina salutistica, dolci per intolleranti, gluten free e in cake design vegan. Fino a sabato, infatti, ignoravo totalmente che i coloranti contenessero dei derivati animali. La dimostrazione termina con una ricca degustazioni di dolci, insomma un appuntamento irrinunciabile per tutti i salutisti golosi e non solo.

lezione di dolci vegani

lezione di dolci vegani

Il mio tour alla scoperta dei sapori della Tuscia è proseguito fra gli stand di alcune aziende agricole e ho conosciuto Francesca Bruzziches, una giovanissima imprenditrice. La sua azienda, Avelloil, produce l’olio alla nocciola per mezzo di una pressatura a freddo e, oltre ad essere utilizzato per la preparazione di dolci, pasta e prodotti da forno, viene impiegato per creme al 100% naturali ed è un ottimo prodotto per la cura dei capelli.

olio di nocciole

stand con prodotti

Sapori di Ieri, invece, – proprio come suggerisce il nome, – raccoglie i profumatissimi aromi di rosmarino, origano, salvia e sale marino, creando un ottimo mix da impiegare in cucina per ogni ricetta. I loro prodotti includono anche composte al peperoncino piccante, marmellate, creme di castagne e salse alle nocciole per condire la pasta. L’azienda vanta una coltivazione naturale, senza ricorrere all’utilizzo di prodotti chimici.

salse, creme a base di nocciole

Infine, ho fatto una chiacchierata con uno dei titolari dell’Antica Latteria. Chi della zona non conosce questa latteria-gelateria di Viterbo? Tuttora le loro ricette rispettano una tradizione artigianale antichissima, utilizzando materie prime di ottima qualità. Alla mia domanda di quale fosse il prodotto che più li rappresentasse, il titolare mi ha raccontato in maniera burlesca una storia che non conoscevo. Gli schiaffi di Papa Urbano V, prodotto a base di nocciole, ricordano un evento storico avvenuto nel 1367. Mentre il papa soggiornava a Viterbo, di ritorno da Avignone, alcuni francesi al suo seguito lavarono un cane nella fontana che riforniva di acqua potabile il quartiere di Pianoscarano. Questo gesto provocò una sommossa da parte dei viterbesi. Per punire gli artefici dell’agitazione, Papa Urbano V fece svuotare la fontana e ordinò di abbattere le torri del quartiere e impiccare coloro che avevano alimentato la rivolta. Fu solo l’intervento di alcuni cardinali ad acquietare l’animo iroso del papa e a impedire la demolizione delle torri.

gli schiaffi del papa

CioccoTuscia è un appuntamento imperdibile per tutti coloro che amano i sapori tradizionali che rispettano la ciclicità della natura e per quelli che desiderano scoprire l’eccellente enogastronomia che tanto caratterizza questi territori. Se siete nei paraggi, non potete perdervi assolutamente questo goloso appuntamento sabato 17 e domenica 18.

 

 

 


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Eliana Lazzareschi Belloni
About me

Web content writer, viaggiatrice, social media manager. Viaggio con il corpo, la mente e lo spirito. Adoro la natura, i suoi colori e i suoi profumi. Mi piace leggere, ascoltare e immaginare.

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