Cosa vedere ad Amalfi in un giorno
Amalfi, con la sua ridente vivacità, si è rivelata una romantica scoperta nelle ultime settimane. Un viaggio del tutto improvvisato, ma allo stesso tempo intenso.
Ho impiegato molto a scrivere questo post, sia perché ne avevo già altri in bozze, sia perché a volte sento la necessità di tenere le emozioni dentro di me, riavvolgere le immagini dei luoghi nella mia mente e rivivere i momenti in assoluta intimità.
Il mio viaggio ad Amalfi non era programmato, forse la prima volta in vita assoluto in cui sono salita su un treno senza aver organizzato nulla. E ho capito che a volte è bello farsi trasportare dalle emozioni del momento, lasciare che tutto fluisca dolcemente senza le interferenze della nostra mente razionale.
Io e la mia amica russa saremmo dovute andare in Abruzzo, ma poi i nostri piani sono saltati e lei ha proposto comunque di partire per una destinazione diversa. E così, arrivate a stazione Termini, acquistiamo i nostri biglietti per Napoli, dove trascorriamo la prima notte.
Il giorno seguente partiamo alla volta di Amalfi. Il tempo, ahimè, non ci assistite: il cielo è una tela piatta di nuvole grigie.
Percorriamo in autobus un tratto della costiera amalfitana, tra curve strette tra pareti rocciose e il mare. Dietro a ogni tornante c’è uno scorcio da ammirare: un susseguirsi di promontori, baie, insenature, il mare che si gonfia sulle rocce, i limoneti abbarbicati sulle colline. Tutte immagini così tipicamente italiane che non posso fare a meno di pensare quanto magnifico sia il mio paese.
Dal finestrino del pullman riconosco Amalfi: un agglomerato di casupole bianche che scende lentamente verso il Golfo di Salerno. Arrampicata sulle propaggini dei Monti Lattari, sospesa fra cielo e mare, un borgo che ti aspetta per avvolgerti con gli aromi di limoni e zagare, e poi ancora i suoi incantevoli scenari naturali.
Scendiamo e veniamo catapultate in un caleidoscopio di colori e profumi. La cittadina ci incantata con la sua folla di turisti, il dedalo pittoresco di viuzze piene di ristorantini, le scalinate, i negozietti con prodotti artigianali e souvenir. Le ceramiche e le cupole maiolicate. Non è stato difficile conquistarmi.
Cosa vedere ad Amalfi in un giorno:
Seppur la cittadina sia molto piccola, oltre alla gastronomia, vanta tesori architettonici e culturali di estremo valore, che scoprirete concedendovi una passeggiata, senza difficoltà. Ecco quelli che vi consiglio.
Piazza del Duomo:
Ci imbattiamo subito nella piazza del Duomo, dove domina la meravigliosa Cattedrale di Sant’Andrea con un stile arabeggiante. Percorriamo l’ampia scalinata e il portico sulla sinistra, per entrare nel Chiostro del Paradiso (€3). Mi ammalia il suo fascino orientaleggiante con archi bianchi e colonnine binate. Nel biglietto è incluso anche l’accesso al museo e alla cripta. Nonostante non ami particolarmente gli ambienti religiosi, rimango colpita dalla bellezza delle volte, rivestite di affreschi meravigliosi e mi ritiro in un silenzio meditativo, aspiro il profumo così tipico di questi luoghi.
Fontana di Sant’Andrea:
In stile barocco, fu costruita nel 1760 e ornata con figure particolari.
Fontana ‘Cap è ciuccio’:
Durante il periodo natalizio viene allestito un presepe sommerso. Osservare la natività in mezzo ai pesci rossi risulta molto curioso per i turisti.
I vicoli:
Ad Amalfi dovrete passeggiare lentamente, curiosare fra una bottega e l’altra e catturare i dettagli.
Ci concediamo una breve pausa pranzo e scegliamo uno dei tanti ristorantini in Via Pietro Capuano, la via principale. Il cameriere, a me che sono vegetariana, consiglia un piatto di scialatielli, pasta fatta in casa con sugo di pomodoro e melanzane. Il termine è una fusione di due parole napoletane ‘scialare’ (godere) e ‘biella’ (padella). Un piatto molto semplice, ma saporito. Ci offrono un bicchierino di sciroppo paglierino e spiego entusiasta alla mia amica la tradizione del limoncello, delle granite, dei sorbetti legata a questa zona dell’Italia.
Concludiamo la nostra breve visita dirigendoci verso il mare, per aspirare il profumo acre della salsedine e goderci lo splendido panorama della cittadina.
Come arrivare ad Amalfi:
Da Napoli il collegamento è offerto dai treni della CircumVesuviana, che portano a Sorrento. Da lì ci sono diversi autobus della SITA che conducono ad Amalfi via Positano. È quindi possibile fare tappa a Positano e procedere poi verso Amalfi. Il viaggio da Napoli richiede circa un’oretta e mezza.
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- April 12, 2016
- 7 Comments
- viaggi
Lucrezia & Stefano - in World's Shoes
Aprile 12, 2016Ricordo ancora quando la visitai in fretta e furia di ritorno da un viaggio in cilento con i miei. Avrò avuto più o meno 16 anni! La costiera è meravigliosa ma purtroppo il viaggio in macchina mi distrugge.. Troppe curve strettissime. :(
Un bacio.
Eliana Lazzareschi Belloni
Aprile 14, 2016Hai ragione, anche la mia amica non si è sentita bene sul pullman. Però merita davvero!
Un abbraccio
Manu - @unviaggioperdue
Aprile 14, 2016Ciao! ora ho scoperto il tuo blog e non potevo farlo con un post migliore, parli della mia terra, dei miei colori e sapori ed è bellissimo leggere quanto questi sconvolgano anche altri. Ti seguo volentieri
Eliana Lazzareschi Belloni
Aprile 14, 2016Ciao! Sono contenta che tu abbia scoperto il mio blog Amalfi è veramente deliziosa, la prossima volta Positano non mi sfuggirà!
https://narrabondo.wordpress.com
Aprile 15, 2016Sei stata poco, ma vedo che sai parecchio. Dai, se torni, la prossima volta ti faccio scoprire altre perle della costiera amalfitana, la valle dei mulini e qualche posto accessibile solo dal mare.
A proposito, chi ti ha detto di cap'e ciuccio?
Mi ha fatto ridere leggerne!
p.s. Da Napoli, se non si passa per Sorrento, è meglio l'autobus diretto.
Eliana Lazzareschi Belloni
Aprile 15, 2016Si, che bello scoprire i luoghi con i locali. Appena l'ho vista ho fatto una ricerca su google ;) mi stai dicendo che c'era l'autobus diretto?
https://narrabondo.wordpress.com
Aprile 20, 2016Sì, ci sono svariati autobus diretti che fanno diversi percorsi con destinazione Amalfi.
Ciò nonostante, se volevi andare a Sorrento, hai fatto bene.