Come evitare il maltrattamento degli animali in viaggio
Poter osservare un animale selvatico o esotico da vicino è senz’altro una bellissima esperienza. Dovremmo però ricordarci che gli animali appartengono alla natura, non all’uomo, e ciò che si nasconde dietro all’intrattenimento sono duri addestramenti, sedativi, catene e percosse.
Nel turismo tutte le attività che coinvolgono queste creature implicano il loro sfruttamento. Se paghiamo per una gita sul dorso di un elefante o per scattare una foto con una scimmietta, diventiamo complici del maltrattamento degli animali e di questi business crudeli.
Questi atteggiamenti leggeri sono dovuti all’ignoranza delle persone, alla superficialità con cui s’intraprende un viaggio, molto spesso – ahimè – c’è totale noncuranza.
Ecco alcuni suggerimenti su come evitare il maltrattamento degli animali in viaggio o in vacanza.
I FELINI:
Questo video mostra palesemente un leone narcotizzato, disturbato durante il sonno e costretto a posare per la foto insieme a dei turisti.
Anche se l’animale non mostra segni di sofferenza, dovreste sempre riflettere su come esso sia arrivato lì e come venga trattato durante le fasi di addestramento. Dovreste anche chiedervi: quanti sedativi gli vengono iniettati ogni giorno? Per quanti giorni? Quali sono le condizioni di vita alle quali è sottoposto? Qual è dunque la lunghezza media della vita di un animale costretto a vivere in cattività? Come vengono addestrati? È ovvio che tutto si basa sul ricatto alimentare.
È normale vedere un orso ballare per strada o un elefante dipingere con la proboscide?
Gli animali non sono clown e dovremmo rispettare la loro dignità.
Come comportarsi in caso di avvistamento di felini nel loro habitat?
- Non utilizzare il flash perché potrebbe infastidirli o spaventarli;
- Non gridare e non fare rumore;
- Non inseguirli se siete su una jeep per non spaventarli.
I DELFINI:
Ammetto onestamente che “nuotare con i delfini” era nella mia lista delle cose da fare, questo prima di informarmi e capire quello che realmente si nasconde dietro la cattività dei cetacei.
I delfini sono animali abituati a nuotare per più di 65 km al giorno, potete dunque immaginare cosa significhi per loro rimanere per tutta la vita in una piscina e nuotare in tondo. Per loro la cattività diventa avvilente e dolorosa, tanto che spesso danno evidenti segni di stress e tensione.
Come comportarsi:
- Non visitate delfinari, non assistete a spettacoli e non pagate per nuotare con i cetacei.
- Se li avvistate in spiaggia, non tentate di avvicinarli né di toccarli, così facendo potreste trasmettere loro malattie;
- Se vi trovate in barca, non li inseguite, lasciate che siano loro ad avvicinarsi, se lo desiderano;
- Non provocate lo spostamento improvviso dei cetacei, rimanete immobili per abituarli alla vostra presenza, mantenendo una distanza di 50 m;
- mai dirigersi in maniera perpendicolare verso di loro, bisogna navigare in parallelo agli animali.
ELEFANTI:
Il dorso di un elefante, per quanto la sua stazza sia possente, non è conformato per trasportare essere umani. Le gite a bordo di un elegante gli causano grande sofferenza. In questo articolo ho parlato dei terribili abusi cui sono sottoposte queste creature per intrattenere l’essere umano.
Come comportarsi:
non fare trekking sugli elefanti, anche se l’esperienza è promossa come sostenibile ed ecologica;
STELLE MARINE:
Non bisogna toccare queste specie della fauna marina perché causereste loro sofferenza e, inoltre, non vanno mai raccolte, altrimenti firmerete la loro condanna a morte.
SLOW LORIS:
Questi animali hanno un aspetto decisamente dolce e simpatico, ma il loro morso è velenoso. Per consentire quindi ai turisti di scattarsi foto con loro, a questi animali vengono rimossi i denti (senza anestesia e la minima cura per le condizioni sanitarie), che gli vengono asportati con tronchesi o altri strumenti. Questa è una pratica molto comune nel Sud-Est asiatico, soprattutto in Thailandia.
Come comportarsi:
Non farsi mai intenerire e non cedere a scatti fotografici.
CAVALLI E ASINI:
Evitate gite ed escursioni con cavalli costretti a trainare carrozze o sul dorso di asini, che in Grecia trasportano turisti su e giù per le mulattiere. Questi animali sono soggetti a estenuanti turni di lavoro sotto il sole, privati di acqua e cibo per moltissime ore.
Riassumendo, ecco tutte le buone norme da attuare quando ci ritroviamo a contatto con gli animali:
- non pagare per dar da mangiare agli animali o per assistere a show per strada;
- non pagare per scattare foto con loro;
- non fare il tour sull’elefante;
- non nuotare con i delfini, orche e altri cetacei;
- non toccare animali selvatici perché potresti trasmettere loro malattie;
- non passeggiare sul dorso di cavalli o asinelli;
- non utilizzare il flash in presenza di animali perché potrebbe infastidirli o spaventarli;
- non gridare e non fare rumore vicino agli animali;
- non avvicinarti a loro, attendi piuttosto che siano loro a farlo;
- non sostenere circhi e spettacoli con animali;
- non acquistare souvenir o gioielli realizzati con parti di animali;
- se noti atteggiamenti di maltrattamento nei confronti degli animali, scatta delle foto e prendi più informazioni possibili sull’agenzia che effettua i tour o gli spettacoli e mettiti in contatto con l’ente di protezione locale o associazioni animaliste.
COSA FARE PER CAMBIARE LE COSE?
Siamo noi turisti a dover penalizzare lo sfruttamento e il maltrattamento degli animali e questo non incentivando con i nostri soldi queste attività, denunciando pratiche dannose per loro e privilegiando tour operator che mettono particolare attenzione ai percorsi di viaggio, escludendo tour ed escursioni con animali. Dovremmo quindi smettere di visitare zoo, delfinari e acquari, che non sono in grado di riprodurre l’habitat naturale degli animali.
Un animale è un essere vivente, proprio come noi, e merita la libertà, non è giusto quindi che sia imprigionato per divertirci o soddisfare i nostri capricci. E non trovo affatto educativo quello che si vede in un delfinario o uno zoo, molto meglio guardare un documentario od osservare gli animali nei loro ambienti naturali, a debita distanza, senza costringerli alla nostra presenza.
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Quello che devi sapere sullo sfruttamento degli animali nel turismo
imm. in evidenza: www.wildlifealliance.org
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- September 13, 2016
- 4 Comments
- sfruttamento animali, turismo responsabile
Paola
Settembre 13, 2016Ho viaggiato davvero molto e ovunque ho assistito a scene incredibili di sottili e continui maltrattamenti. Spesso sono gli stessi turisti a richiedere foto o escursioni per toccare, vedere da vicino o addirittura nutrire con le mani. Amo da morire la natura e proprio per questo motivo la rispetto. Si maltratta e si sfrutta perchè c'è richiesta. Lo facciamo anche noi in Italia, con le carrozzelle di Roma trainate da stanchi cavalli. Si parla molto poco di questo. Grazie per averlo fatto.
Eliana Lazzareschi Belloni
Settembre 15, 2016Grazie a te Paola per il tuo commento. Hai ragione, se ne parla poco. Mi hai dato uno spunto per un nuovo articolo su questo argomento. Grazie!