Corchiano e i suoi monumenti naturali
Dopo aver studiato a Roma per svariati anni, aver vissuto a Pechino per tredici mesi e poi a Londra per sei, dopo essere tornata nuovamente a Roma per lavoro, eccomi di nuovo a Corchiano, a godermi la mia seconda estate dopo lunghi periodi di pellegrinaggio.
Durante la mia adolescenza ho biasimato ogni singolo giorno i miei genitori per aver deciso di trasferirsi da Roma in un paesino di 4.000 abitanti. Si sa, i paesi non hanno molto da offrire ai giovani. I miei soggiorni all’estero, però, mi hanno aperto gli occhi sulla grande fortuna che ho avuto di crescere in campagna, nonostante sia sempre riuscita a trovare i miei angoli verdi anche in metropoli moderne.
Ci sono odori, profumi, piante e animali che i bambini di città non potranno mai conoscere e io sono grata per questo dono, è uno dei patrimoni più preziosi di cui godo e che conservo dentro di me durante i miei spostamenti.
Oggi vi parlo appunto del mio paese, il luogo in cui sono cresciuta, che mi ha ispirato racconti e fiabe per i miei fratelli minori e vi propongo dei percorsi naturalistici per una piacevole escursione domenicale.
Nonostante la sua piccola estensione territoriale, Corchiano possiede due monumenti naturali, quello di Pian Sant’Angelo e delle Forre, designazioni ottenute dalla Regione Lazio rispettivamente nel 2000 e nel 2008. In questo articolo vi parlo e vi mostro una parte delle Forre.
Come tanti altri paesini del viterbese, il centro storico del paese è di origine falisca, costruito su una rupe tufacea e le sue case di colore bruno hanno fondamenta ben solide nella roccia. Il borgo è costituito da un labirinto di viuzze strette, portoni di legno consumati dal tempo, piazzette suggestive. Tutto intorno si stagliano paesaggi rurali costituiti in gran parte da coltivazioni intensive di nocciolo, ulivo e vite.
Il paese è tutt’oggi testimonianza del passato con le sue tombe rupestri, le epigrafi etrusche, le cave falische e le ‘cavernette’ preistoriche. Si tratta per lo più di cavità poco profonde, scavate all’interno di pareti tufacee.
Il fondovalle offre uno scenario naturale degno di nota. Qui alberi e piante hanno creato un tortuoso dedalo di corridoi naturali con un soffitto intricato di rami che impedisce ai raggi del sole di penetrare. L’ambiente assume un’atmosfera magica, misteriosa. L’aria è intrisa di odore di terra umida e foglie marcite, l’edera si avvinghia intorno ai rami e il muschio si arrampica sui massi viscidi. Il paesaggio è traversato da sottili torrenti che s’insinuano in fossati ricchi di vegetazione.
Dopo il monumento ai caduti su via Roma, si prosegue in direzione della chiesa di Sant’Egidio. A sinistra si scende nella via cava, una tagliata viaria, detta ‘Cannara’, che si snoda fra due pareti di roccia nella crescente penombra, con vecchie cantine e magazzini in grotta. Qui è visibile un’incisione etrusca.
La stradina sfocia nell’ampia valle del Sambuco, percorsa dal Rio Fratta, un affluente del Tevere. Questa conchetta erbosa fa da scenario al Presepe vivente che si tiene ogni anno nel periodo natalizio e che attira visitatori dalle zone limitrofe. Molto suggestiva è la presenza di un ponticello romano del III d.C. che si affaccia sul torrente.
Oltrepassando il ponticello, sulla destra si prende un sentiero in terra battuta, costeggiato da una ringhiera di legno e felci, si procede verso le cascatelle che scorrono lungo una rupe di roccia.
A sinistra, invece, c’è la suggestiva tagliata ‘Vulsini’. Qui cavità rupestri incidono i fianchi delle pareti. La si percorre fino a sbucare sulla strada che porta a Fabrica di Roma.
Link utili:
Qui trovate l’elenco e la descrizione degli eventi più importanti di Corchiano.
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- June 20, 2015
- 6 Comments
- corchiano, escursioni, forre, monumenti naturali, percorsi naturalistici, tuscia
Giorgia
Marzo 10, 2016Sei fortunata ad abitare in una zona così bella come la Tuscia! Io ho trascorso tantissime estati della mia infanzia in un paesino a due passi dal Lago di Bolsena e ne conservo ancora un ricordo stupendo ;-)
Eliana Lazzareschi Belloni
Marzo 10, 2016Vero Giorgia, adoro questa zona e cerco sempre di promuoverla.
Come si chiama il paesino?
Giorgia
Marzo 11, 2016Si chiama Valentano, lo conosci? Più che un paese penso sia una frazione, è davvero minuscolo e semisconosciuto ;-)
Eliana Lazzareschi Belloni
Marzo 11, 2016Sì Giorgia, ma non ci sono mai stata. Anche se è piccolo, gode della vista sul lago e quindi è un grande privilegio. A me piace molto il lago di Bolsena. Ho portato dei miei amici stranieri e se ne sono innamorati :)
Giorgia
Marzo 12, 2016Io purtroppo sono diversi anni che non ci vado... L'ultima volta che sono stata da quelle parti ho visitato Vulci e il suo bellissimo castello... Ma appena il tempo si stabilizza un po' mi sono ripromessa di tornarci e trascorrere una giornata a bordo lago :-)
Eliana Lazzareschi Belloni
Marzo 13, 2016Sì, fai bene, merita veramente e poi ci sono tantissime cose da vedere nella Tuscia :)