Quello che ho imparato sulla pazienza
Qualche giorno fa su Instagram ho fatto una riflessione sulla pazienza. Quello che avrei voluto scrivere era molto di più, così ho deciso di approfondire l’argomento con un post sul blog.
La vita mi ha insegnato la pazienza, questa saggia – quasi eroica – virtù. Più avevo fretta più i miei obiettivi tardavano a concretizzarsi, più avevo fretta più mi imbattevo in persone alle quali davano fastidio i miei ritmi concitati e, inconsapevolmente le allontanavo da me.
Sapete qual è il problema di tutte le persone impazienti? La mancanza di fiducia in se stessi, negli altri, nella vita.
E l’impazienza genera ansia, pessima consigliera, e ci fa fare errori di valutazione.
Nell’era della velocità, dei Social Network, delle notizie istantanee, dell’ “usa-e-getta”, aspettare è diventato davvero difficile. Vogliamo “tutto e subito” e ci rivelano questa tendenza anche le pastiglie per dimagrire. Perché tante persone non hanno la pazienza di intraprendere un percorso che le indirizzi verso la disciplina alimentare e fisica, che implicano costanza e determinazione.
Allora io scelgo una vita scandita da attività fisica che m’insegni ad attendere i risultati.
Una vita in cui ho una lunga lista di obiettivi da portare a termine, ma che mi educhi alla flessibilità, ai fuori programma, ai piani alternativi.
Siamo tutti affascinati da quei modelli/personaggi che hanno già raggiunto il successo. Li invidiamo e vorremmo tendere il più possibile a loro e nel farlo ci dimentichiamo che ogni cosa ha un suo processo di maturazione. E spesso di questo processo fanno parte corsi, specializzazioni, esperienze, sudore, fatica, dedizione, sacrifici ecc.
Se coltiviamo l’arte del sapere attendere e abbiamo la pazienza di credere in noi, nei nostri ritmi, nella coltivazione degli obiettivi, i frutti arriveranno, sempre.
Sognavo un corpo più tonico, ma non ho mai avuto la pazienza e la costanza di mettermi a svolgere esercizi tutti i giorni. Ho sempre inseguito successi facili e immediati.
Quando ho deciso di mettermi in proprio, ho capito che per plasmare il nostro cervello e il nostro corpo, invece, ci vuole tempo. Ed è cambiata totalmente la mia prospettiva.
Nessun obiettivo si acquista al supermercato, ma bisogna predisporre la nostra mente verso le varie tappe da seguire, quelle che poi ci condurranno al traguardo. Fa parte del nostro cammino di crescita.
E ci vuole pazienza quando s’inizia da zero.
Ci vuole pazienza quando devi costruirti una professione su misura;
Ci vuole pazienza per superare le difficoltà, le avversità, le controversie.
Ci vuole pazienza per osservare i semi trasformarsi in piantine e le piantine in fiori.
Ci vuole pazienza per non vanificare tutto con un gesto d’ira o d’impulso;
Ci vuole pazienza per diventare immuni alle critiche;
Ci vuole pazienza nel darsi una seconda chance;
Ci vuole pazienza per ambire a successi che non sono immediati;
Ci vuole pazienza per non darsi per vinti.
È così che la vita mi ha insegnato a:
- modulare i miei tempi con quelli altrui perché non è giusto scaricare la nostra irrequietezza interiore sugli altri;
- gioire di quelle attese interminabili che precedono ogni partenza, istante importante, traguardo agognato;
- che ci sono eventi e incontri che necessitano di pazienza per comprendere la piega che prenderanno nel futuro;
- che ci sono persone alle quali non si può mettere fretta, hanno i loro tempi e se sapremo attendere con fiducia e pazienza, loro non ci sfuggiranno.
Non siamo né in anticipo né in ritardo rispetto agli altri. Siamo nel nostro tempo, che è la dilatazione del presente.
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- October 6, 2017
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