Viaggiare per scoprire, non per evadere. Il mio modo di concepire il viaggio.


All’evento Viaggi e Miraggi. Punti di vista sul turismo del presente e del futuro, che si è svolto nella cornice del Gola Gola Festival a Parma, mi è stato chiesto: “Sul tuo blog dici di viaggiare per scoprire, non per evadere. Cosa intendi?”

Ho deciso così di approfondire l’argomento e di dare una risposta anche qui sul mio blog.

Viaggiare per me è qualcosa che mi spinge ad andare oltre le attrazioni turistiche, è un incontro di anime, è sfiorare mentalità diverse. 

Da sempre concepisco il viaggio come veicolo di cambiamento personale e interiore. Viaggiando usciamo dalla nostra zona di comfort perché ci muoviamo attraverso culture e ambienti che non ci sono familiari e nuove situazioni a cui dobbiamo adattarci.

Il viaggio provoca un incontro tra individui con linguaggi, ideologie, modelli comportamentali e livelli d’istruzione molto diversi fra loro.

Mi piace fare un’analisi introspettiva dei miei viaggi, raccontare delle persone, di ciò che ho imparato e quello che mi hanno trasmesso.  

Per questa ragione mi approccio al viaggio per entrare a contatto con questi nuovi mondi e ciò mi porta ad affrontare ogni mio spostamento in una prospettiva spirituale, orientandolo anche alla scoperta profonda di me stessa.

 

Monte Meta

Monte Meta

 

Il mio primo grande viaggio l’ho compiuto quando avevo 23 anni. Mi sono trasferita a Pechino da sola e l’ho fatto perché volevo farmi dono di un’esperienza che mi segnasse nel profondo e che mi facesse superare molti dei miei limiti caratteriali.

Il viaggio può plasmarti, modificarti, se sei aperto a ciò.

Ero una ragazza timida, molto di più di quanto lo sia ora. Avevo addirittura problemi a relazionarmi con gli altri perché ero introversa, ma vivere all’estero mi ha cambiata e in meglio.

Per crescere non è indispensabile viaggiare, ma in qualche modo il viaggio accelera il processo perché ci fa sospendere i giudizi, superare la nostra chiusura mentale.

 

mare a Brighton

Brighton

 

Quando affermo di viaggiare per scoprire, intendo che non ho bisogno di evadere da una determinata situazione che non mi piace della mia vita.

Ho un lavoro che mi riempie di soddisfazioni, che ho creato da sola e che mi sono sudata in ogni passo, in ogni scelta compiuta. Proprio per questo motivo il mio scopo non è quasi mai la ricerca esclusiva di relax, anzi, affermerei che i miei viaggi non hanno nulla di rilassante.

Alla base non c’è la volontà di assecondare un’irrequietudine interiore o di sfuggire alla realtà della vita quotidiana, ma sana esplorazione, desiderio di soddisfare la mia curiosità e viaggiare mi ricorda che la bellezza risiede anche nella diversità.

Allo stesso tempo non voglio sentirmi incatenata a un itinerario rigido, anzi, mi piace farmi guidare anche dagli imprevisti e pongo l’enfasi sull’interazione culturale, un’interazione profonda e sostenibile con la popolazione di un luogo e con l’ambiente. E cerco di calarmi il più possibile nella realtà che incontro.

 

Azure window Gozo

Azure Window – Gozo

 

Nel mio libro “La sostenibile leggerezza del viaggio. Guida diario per un turismo sostenibile” racconto di un bellissimo incontro fatto a Malta. Ero a Rabat, sola, e mi sono imbattuta in uno studioso e ricercatore storico. Immaginate un uomo anziano, molto religioso, che racconta la bellezza della festa di San Paolo a una ragazza mis-credente, che sarei io.

Nei suoi occhi ho letto la passione e l’entusiasmo per le tradizioni del suo paese.

Quando si viaggia bisogna essere tolleranti, aperti e curiosi di scoprire. Che si viaggia a fare se si rimane ancorati alle proprie credenze e giudizi?

E quella sera ho fatto i salti mortali per tornare in tempo a La Valletta per vedere con i miei occhi quello che Richard mi aveva raccontato. Volevo comprendere il suo entusiasmo, volevo vivere l’evento con i miei occhi.

Ecco, secondo me questo è il vero significato dei viaggi, del viaggiare per scoprire: spostare il baricentro dalle proprie convinzioni e cercare di, non dico abbracciare, ma almeno comprendere, approfondire quelle degli altri.

 

 

 

 

 


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Eliana Lazzareschi Belloni
About me

Web content writer, viaggiatrice, social media manager. Viaggio con il corpo, la mente e lo spirito. Adoro la natura, i suoi colori e i suoi profumi. Mi piace leggere, ascoltare e immaginare.

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